Due fratelli e una valle: Federico e Renato Chabod - Valsavarenche
Filmato dedicato a Federico Chabod, con fotografie e didascalie che ripercorrono le tappe salienti della sua vita: la famiglia, la formazione, la passione per l'alpinismo, la carriera, la Resistenza, l'impegno politico.
La musica che accompagna il filmato è di Wolfgang Amadeus Mozart, il musicista che egli prediligeva.
L’esposizione Due fratelli e una valle: Federico e Renato Chabod – Valsavarenche vuole essere un omaggio a due importanti figure originarie di Valsavarenche, che nel corso del Novecento hanno rivestito un ruolo importante in diversi campi, dalla cultura, alla politica, all’alpinismo.
La mostra propone un filmato che ripercorre i momenti più significativi della vita di Federico Chabod attraverso fotografie e didascalie. Nell’esposizione sono presentate 14 opere pittoriche realizzate da Renato Chabod, corredate da foto, oggetti personali e ricordi di famiglia. La mostra è organizzata da Fondation Grand Paradis con il sostegno del Comune di Valsavarenche e in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta e con l’Assessorato regionale all’Istruzione e Cultura. L’esposizione nasce anche grazie all’idea e alla disponibilità di Adriana e Valeria Chabod, le figlie di Renato, che hanno realizzato le didascalie manoscritte presenti nella mostra.
Federico Chabod nacque ad Aosta il 23 febbraio 1901.
Laureatosi nel 1924 a Torino, nel 1928 divenne redattore, per la storia medioevale e moderna, dell'Enciclopedia italiana per la quale scrisse numerosi articoli sull'Europa dal Rinascimento all'Illuminismo. Nel 1934 fu nominato professore universitario alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Perugia. Nel 1938 fu chiamato alla facoltà di Lettere dell'Università di Milano e nel 1946 alla facoltà di Lettere dell'Università di Roma; nel 1947 fu nominato direttore dell'Istituto italiano per gli studi storici da Benedetto Croce, fondatore della prestigiosa istituzione culturale. Direttore della "Rivista Storica Italiana" e della "Scuola di Storia Moderna e Contemporanea" di Roma, ebbe nel dopoguerra molti riconoscimenti in Italia e all'estero: fu membro dell'Accademia nazionale dei Lincei, della British Academy, dottore honoris causa all'Università di Oxford e di Granada e nel 1955 fu eletto presidente della Società internazionale degli storici.
Nel 1946 Federico Chabod fu il primo Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Morì a Roma il 14 luglio 1960, lasciando manoscritte alcune delle sue opere più importanti che amici e allievi pubblicheranno negli anni successivi.
Tra le opere più significative: Introduzione e Note in Niccolò Machiavelli, Il Principe, Torino, UTET, 1924; Storia della politica estera italiana dal 1870 al 1896, Roma-Bari, Laterza, 1951; L’idea di nazione, Bari, Laterza, 1961; Storia dell’idea d’Europa, Bari, Laterza, 1961; L’Italia contemporanea (1918-1948), Torino, Einaudi, 1961; Scritti su Machiavelli, Torino, Einaudi, 1964; Scritti sul Rinascimento, Torino, Einaudi, 1967; Lezioni di metodo storico, Bari, Laterza, 1969; Lo Stato e la vita religiosa a Milano nell’epoca di Carlo V, Torino, Einaudi, 1971; Storia di Milano nell’epoca di Carlo V, Torino, Einaudi, 1971; Carlo V e il suo impero, Torino, Einaudi, 1985; Idea di Europa e politica dell’equilibrio, Napoli, Istituto Italiano per gli Studi Storici, 1995.
Renato Chabod nacque ad Aosta il 28 luglio 1909.
Alpinista accademico dal 1930, compì alcune fra le più grandi salite dell’epoca: Sud del Mont Maudit, Nord del Gran Paradiso e dell’Aiguille Blanche de Peuterey, canaloni del Mont Blanc du Tacul, seconda della Nord delle Grandes Jorasses, prima del Cerro Cuerno durante la spedizione alle Ande del 1934.
Presidente della Società delle Guide di Courmayeur, poi del Comitato Valdostano Guide, quindi del Consorzio Nazionale Guide e Portatori, Presidente generale del CAI dal 1965 al 1971 e del CAAI dal 1975 al 1979, socio onorario del CAI dal 1979, scrisse e illustrò con suoi schizzi e riproduzioni di suoi quadri: il manuale del CAI “Alpinismo”, Le guide del Gran Paradiso e del Monte Bianco, La Cima di Entrelor (storia della sua attività alpinistica), Camarade prends ton verre e Montagnes Valdôtaines.
Avvocato, capitano degli Alpini, partigiano combattente, consigliere regionale valdostano, Sindaco di Courmayeur dal 1965 al 1967, senatore nel collegio uninominale Valle d’Aosta per il movimento autonomista Union Valdôtaine nel decennio 1958-1968; nel novembre 1967 fu eletto vicepresidente del Senato, incarico ricoperto fino alla fine della IV Legislatura.
Si spense ad Ivrea il 22 febbraio 1990.