Fondation Grand Paradis e Convenzione delle Alpi insieme per la Giornata Internazionale della Montagna
L’11 dicembre, Giornata Internazionale della Montagna, Fondation Grand Paradis e il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi celebrano il patrimonio culturale alpino nell'ambito del Festival “Leggere le Montagne”.
L’iniziativa, presentata per la prima volta dal Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi nel 2015, propone una serie di eventi dedicati al tema della Montagna e della letteratura in varie località alpine. Il Festival promuove le differenze e le similitudini culturali del territorio alpino, unendo in un unico evento “montagna e cultura”.
Fondation Grand Paradis, dal 2012 Infopoint della Convenzione delle Alpi nei tre centri visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso di Cogne, Rhêmes-Notre-Dame e Valsavarenche, aderisce all’iniziativa con l’evento virtuale “Tra le pagine di montagna i valori della cultura alpina”. Dal 5 all’11 dicembre infatti, su questo sito, saranno disponibili online il video di presentazione dell’ultimo libro di Marco Albino Ferrari: “Mia sconosciuta” ed il video promo della Convezione delle Alpi sottotitolato in Italiano che introduce al pubblico l’impegno della Convenzione per la protezione e lo sviluppo sostenibile del territorio alpino.
I contenuti video ed i materiali informativi della Convenzione delle Alpi sono stati anche fruibili sabato 5 dicembre presso il Centro Visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso di Cogne.
Marco Albino Ferrari, scrittore e giornalista, ideatore e direttore di Meridiani Montagne, è un punto di riferimento italiano per la divulgazione della cultura alpina. Tra le sue pubblicazioni: “Alpi segrete. Storie di uomini e di montagne” (2011), “Le prime albe del mondo. Viaggi, esplorazioni, scalate” (2014), “La via incantata. Nella natura, dove si basta a sé stessi” (2017) e “Frêney 1961. La tempesta sul Monte Bianco” (2018). Il suo ultimo libro “Mia Sconosciuta” racconta la grande montagna, i suoi ghiacciai e le alte vette attraverso la figura della madre, descrivendone la passione per quei paesaggi incontaminati d'alta quota, oggi così fortemente minacciati.